by Maria Rita
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E’ GIUNTA L’ORA DI FARCI SENTIRE!!!!!
La grave crisi economica in atto, con ripercussioni disastrose nel nostro giá fragile tessuto economico, ha acuito ancor di più il malessere che serpeggia nella nostra categoria priva, come tutti sappiamo, giá da un anno di una governance. Qualora ve ne fosse bisogno, ha amplificato, al limite della sopportazione ormai, tutto ciò che da anni riteniamo non consono alla nostra professione. Per gli anzidetti motivi e per il perdurare dell’incertezza con la quale operiamo quotidianamente, il Consiglio dell’Ordine di Crotone, al fine di assumere una democratica e civile ma, allo stesso tempo, decisa e determinata posizione al riguardo, ha riunito, nella seduta odierna, l’assemblea dei propri iscritti per deliberare eventuali misure ed iniziative di protesta da far pervenire alle sedi più opportune. La mancanza di una guida nazionale, stabile e rappresentativa, nonostante il diuturno impegno del commissario Laurini, ha chiaramente generato in tutti noi malcontento e delusione quando, per esperienza, competenze e professionalità avremmo potuto sicuramente dettare, indirizzare e/o aiutare il Paese anche in materia di politica fiscale ed economica: tutto questo non è mai avvenuto. Il Consiglio, pertanto, auspica che la presente assemblea si determini sui seguenti punti:
- RICHIESTE RIVOLTE ALL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
- riconoscimento di un compenso per tutte le trasmissioni telematiche;Sono tanti gli adempimenti che, quotidianamente, dobbiamo espletare senza alcun riconoscimento. Al contrario sono tante le responsabilità che ci assumiamo per garantire la puntualità degli stessi: modello Unico, Modello 770, Modello IRAP sono tra gli innumerevoli modelli che trasmettiamo telematicamente senza aver, in cambio, alcun riconoscimento. Chiediamo, pertanto, un congruo compenso così come viene riconosciuto ai CAAF ed alle Banche. Per tutti noi, ed in particolare per molti giovani professionisti, il cui lavoro degli studi è rappresentato al 90% dalla contabilità e consulenza fiscale, non esisteun futuro, annientato dalla miriade delle suddette incombenze a cui lo Stato ci ha costretto, togliendoci ogni prerogativa e appiattendo di fatto la nostra professionalità, competenza e dignità, riducendoci a meri esecutori – fattorini e impiegati – degli enti pubblici (agenzia delle entrate, Inps, Inail, CCIAA). Non una sola protesta e/o accenno si è elevata dai nostri “rappresentanti”; per questo motivo è giunto il momento di dire con forza “BASTA”: riappropriamoci del nostro futuro e del nostro ruolo che è quello di esperti e studiosi competenti e decidiamo noi per noi stessi e non lasciamo che siano gli altri a farlo.
- normative vessatorieSono tanti gli adempimenti “pericolosi” che siamo costretti a svolgere e che, nostro malgrado, ci vedono protagonisti in prima battuta: antiriciclaggio, privacy, invii telematici (sanzioni). Quello che chiediamo è che ci si faccia promotori di una proposta di modifica delle normative anzidette per attenuarne gli effetti vessatori, in termini di adempimenti e di sanzioni, in capo alla nostra categoria;
- statuto del contribuenteForse è arrivato il momento di prendere atto dell’ennesima beffa che, in questo caso, dura dal luglio del 2000.
Quella dello Statuto del contribuente, la legge che avrebbe dovuto rinsaldare i rapporti fiscali tra lo Stato e i cittadini. Una legge continuamente raggirata da governi e parlamenti di ogni colore politico. Al riguardo si chiede che si rende quanto mai necessario che lo statuto del contribuente venga elevato di fatto a legge costituzionale, evitando che lo stesso venga continuamente calpestato ed ignorato in ragione della cogenza delle pretese tributarie.
- RICHIESTE DI CATEGORIA
Siamo diventati “dipendenti” della Pubblica Amministrazione, non si riesce più a stare al passo delle novitá tributarie, siamo diventati merce di scambio di tutti e di tutto e richiedere il conto ai nostri clienti non è più sopportabile.
Rincorrere le scadenze ( a volte banali ) per poi allo scoccar della mezzanotte sentirsi dire “vi accontentiamo, vi concediamo una proroga”, significa mettere sotto i piedi la nostra dignitá professionale e, a volte, anche quella umana. E’ necessaria, però, anche un po’ di autocritica: la nostra non unione, la nostra presunzione ad essere portavoce delle singole istanze, delle singole problematiche, ad essere cani sciolti questa è oggi la nostra categoria. Così non andremo da nessuna parte. Siamo diventati, dal 01.01.2008, albo unico per essere più forti, più uniti, anche al fine di ottenere prerogative. In questi 6 lunghi anni non solo non abbiamo ottenuto nulla ma, al contrario, non siamo riusciti a toglierci di dosso l’etichetta di amici degli evasori e difensori dei fuorilegge. Eppure si era partiti con il piede giusto: nella conferenza annuale di maggio 2008 tenuta a Roma, il motto fu “COME IL SOLE A MEZZOGIORNO SENZA NESSUNA OMBRA ATTORNO” É ora di dire BASTA!!!!!!! Oggi, più che mai, chiediamo tutela, garanzia e dignità per la nostra professione. - PROPOSTESulla scorta dell’odierna discussione e del presente documento, l’Ordine di Crotone si faccia promotore di chiedere, nel più breve tempo possibile, una manifestazione nazionale auspicando la partecipazione massiccia di tutti gli altri Ordini di Italia che si uniscano a noi per portare avanti queste battaglie nell’interesse esclusivo e superiore della categoria. Siamo determinati ad assumere decisioni anche molto drastiche. E’ necessario essere presenti a tutti i tavoli in cui si discute e si decide il futuro del nostro paese, in special modo laddove le decisioni prese abbiano impatto sulla nostra professione, per dare quel contributo professionale che sia di aiuto per superare questo difficile momento di crisi che ci vede sprofondare quotidianamente sempre di più. Non possiamo più stare con le mani in mano ma è giunto il momento di agire, urlare e farci ascoltare!!!!!!